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ECCO COSA DICEVA NEL 1968 I1GIB il Sig. T. Tossi :(RR.5.1968 pag.203-204)
I1GIB : Tossi Sig. Michele, via Avigliana 3, i-10094 Giaveno (Torino)

Prima di iniziare la progettazione di un qualsiasi supporto in tubi od in traliccio atto a sostenere le nostre antenne dobbiamo preoccuparci della materia prima. Iniziamo percio' in famiglia l'esame di vari materiali necessari per la nostra costruzione, sia che la facciamo noi stessi, sia che incarichiamo qualche officina meccanica dell'esecuzione. Iniziamo dunque a parlare dei diversi componenti reperibili sul mercato, con accenni approssimativi al costo ed al rendimento fisico degli stessi.

TUBI DI FERRO LAMINATI A CALDO :

Sono quei normali tubi di ferro usati per i termosifoni ed in tutte le costruzioni meccaniche; la loro resistenza meccanica si aggira sui 30/35 kg/mmý.
Ottimamente saldabili, sia ad arco che a fiamma ossiacetilenica, facilmente reperibili ovunque e di costo circa 100 lire al kg. (1968).

FERRI AD ANGOLO :

Ferri a T laminati a caldo : sono quegli elementi che sono presenti in tutte le carpenterie metalliche, ivi compresi i tralicci per sostegno linee ad alta tensione. La resistenza meccanica e' di 30/35 kg/mmý. Ottimamente saldabili e dal costo di circa 80/90 lire kg. (1968).

TUBI DI FERRO TRAFILATI A FREDDO TIPO MANNESMAN :

Sono impiegati per i ponteggi e lavorazione meccanica; la loro resistenza a causa dell'incrudimento di trafilatura sale a 40 kg/mmý. Costano qualche cosa di piu' dei normali tubi di ferro laminati a caldo.

PROFILATI DI FERRO PIATTINE :

delle dimensioni di mm 50 x 10, 60 x 12, ecc., laminati a caldo; impiegati normalmente in carpenteria ottimamente saldabili di costo come i ferri profilati ad angolo 80/90 lire al kg. (1968).

TUBI IN ACCIAIO AL CARBONIO :

Ferro a cui si e' aggiunto lo 0.30% -->0.40% di carbonio: in tutto simili ai tubi di ferro laminati a caldo ma con caratteristiche meccaniche di kg 60 mmý e dal costo di 140/150 lire al kg.-Sono impiegati nelle lavorazioni meccaniche per bulloneria ad alta rsistenza, alberi a gomito di motori a scoppio, stampi e attezzature in genere.

PROFILATI IN ACCIAIO AL CARBONIO :

dalle dimensioni di mm 50 x 10, 60 x 12 ecc., laminati a caldo per staffe di elevate prestazioni da 2 a 3 volte il comune ferro. Saldabili, reperibili normalmente e dal costo di lire 110 al kg. (1968).

TUBI E PROFILATI VARI, RICAVATI DA LAMIERA O NASTRI PIEGATI, SALDATI LONGITUDINALMENTE E TRAFILATI A FREDDO :

con spessori max di 4 mm, con resistenza alla trazione di 45 kg/mmý e dal costo di lire 120/130 al kg. (1968)

ED INFINE ACCENNIAMO AI TUBI AL CROMO-NICHEL, CROMO-MOLIBDENO, ecc.,

impiegati nelle strutture portanti degli aerei, auto da corsa, ecc., canne da fucile, carri armati, ecc., ma che, dato l'alto costo, non fanno al caso nostro.

RIEPILOGHIAMO :

1) Ferro comune: resistenza alla trazione 30/35 kg/mmý.
2) Ferro comune trafilato a freddo: resistenza alla trazione 40/45 kgmmý.
3) Acciaio al carbonio tipo C.30, C.40 od anche chiamato AQ 50,AQ 60.
4) Acciai legati al Cromo-Nichel o cromo-molibdeno, ecc.

Incidentalmente vi diro' che la sigla AQ 50 sta a significare acciaio di qualita' resistenza 50 kg/mmý.
L'acciaio C30/C40 e tutti gli acciai legati possono con un trattamento termico adeguato, tempra e successivo rinvenimento, essere portati alle resistenze di 80/110 kg/mmý.
Ora e' intuitivo come un tubo di ferro di un determinato diametro interno ed esterno avente la resistenza meccanica di 30 kg/mmý sara' tre volte meno resistente di uno stesso tubo di acciaio al carbonio temprato e rinvenuto (bonificato, in genere, e' la denominazione) a 90 kg di resistenza al mmý.
Inoltre le caratteristiche fisiche dell'acciaio al carbonio, come limite elastico di snervamento, sono di gran lunga migliori del ferro.
In pratica che cosa significano queste differenze ?..
Che un tubo di ferro poniamo del diametro di mm 35 e con lo spessore mm 5 senza venti, o meglio senza controventi, potra' reggere una antenna per i 144 mhz a 4 metri dalla base si staffaggio, mentre lo stesso tubo in acciaio al carbonio avente la resistenza di 60 kg/mmý la reggera' a 7 metri di altezza e se questo tubo di acciaio al carbonio fosse bonificato alla resistenza di 90 kg/mmý potra' salire anche a 8/9 metri; e mentre il vento fara' oscillare paurosamente la nostra antenna questa ritornera' sempre alla sua originaria posizione, mentre quella in tubo di ferro comune, dopo qualche raffica parti-
colarmente violenta, rimarra' con una notevole deformazione permanente rovi-
nando il tubo, cioe' piegandolo anche a 90ø.
Pertanto siccome il nostro problema e' salire, salire piu' in alto possibile, dovremo impiegare tubi in acciaio al carbonio con resistenza di almeno 60 kg/mmý, vale a dire con resistenza doppia del ferro comune. Esistono nelle grandi citta' laboratori di trattamento termico in grado di bonificare tubi in acciaio al carbonio della lunghezza di 5 metri. In tal caso, portando a 90 kg la resistenza meccanica otterremo maggiore leggerezza in rapporto al complesso con elevate caratteristiche elastiche (mantenendo pur sempre intatta la possibilita' di forare l'acciaio con il trapano o di filettarlo).
Altro problema e' ottenere un tubo lungo 10 metri, non reperibile : quindi aggireremo l'ostacolo prenderemo tre tubi infilabili un nell'altro con un gioco di 1 mm tra tubo e tubo.La lunghezza di ogni tubo sara' di almeno 3.5 metri. Il primo tubo porta ad esempio un'antenna tipo 144 ed avra' il diametro di mm 25, con il massimo spessore reperibile ed una lunghezza di metri 3.70; esso sara' infilato in un secondo tubo avente il diametro interno di 26 mm e quello esterno non meno di 36 mm nonche' una lunghezza di metri 3.60; il terzo dovra' avere il foro di mm 37 (esterno di almeno mm 47) ed una lunghezza
di metri 3.50.
Lasciando circa 40 centimetri all'interno per il primo tubo e 50 per il secondo, procederemo alla foratura passante in modo da poter far passare il bullone di bloccaggio. Sara' poi bene costruire due staffe sollevatrici dei tubi. Fissato il terzo tubo, si montera' l'antenna dei 144 sul primo tubo,  indi con le mani si innalzera' il primo tronco sino a raggiungere i fori e si girera' il tubo stesso sino a che i fori collimeranno. Si infilera' il
bullone, lo si stringera' e si innalzera' allora il secondo tubo: avremo così un bel palo solido da 10 metri senza controventi che potra' resistere
bene alle raffiche del vento. Se qualora, invece dall'antenna 144 si volesse istallare una bella rotativa, siccome questa pesa notevolmente, si fara' uso, per elevarla, di staffe precedentemente preparate.
Naturalmente con questo sistema potremo salire ancora con un quarto tubo o con un quinto ecc., ma allora, superati i 10 metri, necessitano tiranti per frenare le oscillazioni che con la risonanza diventerebbero cosa pericolosa.
Si salderanno alla sommita' del primo tubo quattro anelli onde legare i tiranti e alla sommita' del secondo tubo, si fissera' un distanziale fatto con una lama e 4 tubi saldati.
Occorrera' fare due di tali sistemi distanziali; il secondo verra' sistemato alla base, appena fuori del tetto,tenendo presente che togliendo una sola tegola e' possibile istallare il nostro palo di sostegno. Si sostituira' poi la tegola con un pezzo di lamiera zincata (conversa).
Con la speranza di aver fatto cosa gradita a molti om, restiamo in attesa di loro commenti.
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TRALICCI AUTOPORTANTI

Il Sig. Francesco Cherubini -I0ZV e Sig. Giuseppe Turco I8TCW ci hanno regalato la loro esperienza su tale argomento che ringraziamo di cuore.
I0ZV : Cherubini Sig. Francesco, via Flaminia 695, i-00191-ROMA
I8TCW : Turco Sig. Giuseppe, via A. Mauri 23, i-84100-Salerno.

(RR.4.1992.34-->35)
Le nostre antenne direttive per le HF hanno notoriamente necessita' di essere, anzitutto, ottimamente sostenute. Il problema fondamentale e' allora quello di costruire e montare un sostegno adatto allo scopo; la scelta cade quasi sempre sul traliccio dopo aver scartato sostegni di tipo telescopico o comunque scatolari, di maggior peso e sicuramente di maggior impegno esecutivo, a parita' di altezza raggiungibile. Ora ci occuperemo del traliccio reticolare: questa struttura portante possiede la caratterstica di essere facilmente eseguibile e di essere resistentissima pur rimanendo molto leggera. I mate riali necessari (profilati di acciaio) sono facilmente reperibili a costi relativamente bassi; infine la possibilita' di realizzare le giunzioni mediante saldatura o bullonatura rende veramente interessante l'autocostruzione del traliccio con conseguente notevole economia. Il vero problema, tuttavia, consiste nel dimensionamento e nella scelta dei profili da usare, secondo criteri rigorosamente tecnici e non empirici poiche', lo si ricordi, si tratta di costruzioni che se non eseguite a regola d'arte possono divenire critiche.
Per questo motivo mi sono assunto l'onere di aiutare coloro che abbiano intenzione di autocostruire un traliccio, riportando in una tabella tutti i dati necessari, calcolati con metodo matematico idoneo ed elaborati con microcomputer Ti59 Texas. Ho deliberatamente sospeso i calcoli all'altezza limite di 12 metri solo per ragione di prudenza, poiche' altezze superiori, pur non comportando alcuna difficolta' di calcolo particolare, necessitano tuttavia di realizzazioni piu' accurate che difficilmente potrebbero essere effettuate dal dilettante. Pertanto alla sola condizione di rispettare esattamente i dati forniti, realizzazioni anche imperfette potranno farvi dormire sonni tranquilli.

 La tabella e i disegni si riferiscono ad un traliccio di tipo autoportante cioe' non richiedente alcuna controventatura. Qualora ve ne fosse l'interesse, tratteremo la costruzione del traliccio CONTROVENTATO piu' leggero ed adatto alla collocazione anche in terrazzi. Per dimensionare i vari elementi strut- turali, ricavate dalla tabella gli elementi contenuti nella riga corrispon- dente all'altezza prescelta; i simboli si riferiscono alle figure e le colonne dei profilati danno la misura degli angolari ad L a lati uguali di tipo normalizzato, reperibili in commercio. Le colonne "hF" e "Peso" danno rispettivamente l'altezza del blocco di calcestruzzo per la fondazione ed il peso del traliccio comprese le giunzioni e le piastre di base. Se non avete pratica con la saldatura elettrica consiglio di rilevare le misure dalla tabella e di farlo realizzare in officina. A chi interessa la realizzazione preciso che il calcolo e' stato effettuato per sostenere antenne e rotori di peso complessivo fino a 150 kg e per resistere al vento con velocita' fino a 110 km/h;
inoltre alla sommita' del traliccio e' possibile fissare un ulteriore sostegno chiamato mast di altezza massima pari a tre metri.

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NOTIZIA IMPORTANTE : LA PRESA DI TERRA DEL TRALICCIO VA FATTA SOTTO IL TRA-
LICCIO STESSO CON TRECCIA DI RAME SALDATA AL TRALICCIO CON BULLONE :
LA PRESA DI TERRA E' UNA LASTRA DI RAME 80 cm x 80 cm con sopra e sotta di
essa di carbon cocke, cioe' quello bruciato dalle vecchie vaporiere !
Anche su tutta la lunghezza del traliccio ci va la treccia di rame
(sezione 7 millimetri)(notizia di i3zjv)


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       TABELLA CON LE DIMENSIONI DEI TRALICCI MISURE TUTTE IN MILLIMETRI
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Altezza del traliccio in millimetri (colonna) .........................ALT
lato del quadrato del traliccio........................................a
altezza in verticale di meta'angolare posto a zig-zag..................b
lunghezza angolare posto in verticale..................................c
lunghezza angolare posto a zig-zag.....................................d
lunghezza del lato piastra di base che e'quadrata......................A
altezza del quadrato base del sostegno saldato sulla piastra A.........h
altezza in verticale di un angolare posto a zig-zag....................c1
spessore lato quadrato piastra superiore...............................f
dimensioni del profilato verticale con larghezza e spessore............j x k
dimensione del profilato a zig-zag con larghezza e spessore.   ........t x v
profondita' del blocco cemento di base dove va posta la base di ferro..hF
peso in kg dell'altezza del traliccio cui colonna ALT....   ..........peso
(lato del blocco di cemento base fatto a quadrato e' uguale ad A piu' 300 per
lato).


                        dimensioni in millimetri
  ALT    a     b        c        d        A         h     c1     f     j x k       t x v     hF  peso


 3000   240  75.0   600    384    390     150  300   10  15 x 3    15 x 3    480  20
 3500   280  87.5   700    448    455     175  350   10  15 x 3    20 x 3    510  25
 4000   320  100    800    512    520     200  400   10  18 x 3    20 x 3    520  30
 4500   360  112.5 900    576    585     225  450   10  20 x 3    25 x 3    560  45
 5000   400  125    1000  640    650     250  500   10  25 x 3    25 x 5    570  60
 5500   440  137.5 1100  704    715     275  550   15  25 x 3    30 x 3    600  65
 6000   480  150    1200  768    780     300  600   15  25 x 5    30 x 5    660  75
 6500   520  162.5 1300  832    815     325  650   15  25 x 5    30 x 5    720  80
 7000   560  175    1400  896    910     350  700   15  30 x 3    35 x 5    800  85
 7500   600  187.5 1500  980    975     375  750   15  30 x 3    35 x 5    870 110
 8000   640  200    1600  1024  1040   400  800    20  30 x 3   40 x 3   1000 120
 9000   680  212.5  1700 1088  1105   425  850    20  30 x 3   40 x 3   1100 125
10000  720  225     1800 1152  1170   450  900    20  35 x 4   40 x 5   1100 150
11000  760  235.5  1900 1216  1235   475  950    20  35 x 4   45 x 4   1200 155
12000  800  250     2000 1280  1300   500 1000   20  35 x 5   45 x 5   1200 175


  (la colonna hF su RR.4.1992 pag.35 era capovolta nelle dimensioni)
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Ringraziamo I0ZV e I8TCW per la suesposta preziosa tabella sui tralicci
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TRAVI O ANGOLARI  L (LATI UGUALI) PROFILATI NORMALI DI ACCIAIO LAMINATO
(lunghezza in millimetri, aree in cmý, peso in kg)

Movimento d'inerzia in cm al quadruplo......................I
momento di resistenza in cm cubi............................W
lunghezza in millimetri sia la base che l'altezza...........L
spessore che ha la lunghezza o altezza ad L.................S
Meta' distanza fra i punti estremi..........................e1
spessore che c'e' nel gomito................................r
spessore che c'e' nelle due estremita'......................r1
altezza dalla base del baricentro...........................e
distanza dal baricento allo spigolo ad L....................e2
Area della sezione in cmý...................................A
peso per metro lineare in kg................................P
Asse xx in centimetri quadrupli d'inerzia norm/base.........Ix
asse xx momento di resistenza in cm cubi norm/base..........Wx
asse yy momento d'inerzia in cm quadrupli (a 45ø)...........Iy
asse yy momento di resistenza in cn cubi (a 45ø) ...........Wy
asse zz momento d'inerzia in cm quadr.(norm/asse yy)........Iz
asse zz momento di resistenza in cm cubi (norm/asse yy).....Wz
vecchia denominazione UNI...................................NP


 


CENNI SU PROCEDURE DI CALCOLO PER IL DIMENSIONAMENTO DI SUPPORTI PER ANTENNE
DIRETTIVE-PROGRAMMA
PALO DI SOSTEGNO CONTROVENTATO oppure NON CONTROVENTATO

RR.1.1991 pagg.38-39-40)
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Ringraziamo Il Sig. Giorgio Vicentini, IK3FPO che ci ha descritto quanto sopraIK3FPO : Vicentini Sig. Giorgio, via Lucca 11, i-35143-Padova, telefono 049-682225/681305 (d'epoca).

Molto si e' scritto sulle antenne, su Radio Rivista ed in genere su tutte le riviste specializzate, su come calcolarle e come costruirle per un funzionamento il piu' ottimale possibile, ma un argomento che almeno di recente-non mi sembra sia mai stato toccato e' il calcolo del supporto portante.
A poco vale avere ottima antenna quando questa viene giu' al primo colpo di vento. Cerchero'di colmare questa lacuna con delle formule e procedure di calcolo semplificate ma di buona approssimazione. La figura 1 mostra un'installazione tipo :un palo di sostegno principale debitamente controventato, un rotore, sormontato da un secondo palo che, a sua volta, sostiene una o piu' antenne rotative. Occorre prima calcolare la superficie di ogni singola antenna (espressa in centimetri quadrati), moltiplicarla per 0.007 - fattore che rappresenta, approssimativamente, la sollecitazione (in kilogrammmi) esercitata dal vento di 120 km all'ora su una superficie cilindrica di un centimetro quadrato - e moltiplicare il tutto per la lunghezza (in centimetri) del tratto di asta che la separa dal rotore. Nel caso di antenne accoppiate la distanza da considerare e' quella del centro dell'asta di accoppiamento.
Questa operazione va ripetuta per tutte le antenne. La sommatoria dei valori calcolati determina il momento M della leva esercitata alla base dell'asta di sostegno, che e' il punto piu' critico di tutto l'insieme. E' da tenere presente che per superficie dell'antenna si intende la parte esposta al vento; quindi, per esempio, la superficie di un dipolo di 3 metri di lunghezza e di 2.5 centimetri di diametro sara' : 300 x 2.5 = 750 cmý
Voglio precisare pure che il numero 0.007 (che corrisponde a 70 kg/mý) va bene per la maggioranza dei casi ed e' il valore che usero' per gli esempi che seguono e nel programma in GWbasic listato piu' avanti. Questo si riferisce ad una altezza di 30 metri ed in zone pianeggianti con ostacoli ravvicinati non inferiore ai quattro metri. Chi tuttavia abita in zone costiere, nelle isole, od in zone molto ventose dovra' moltiplicare tale valore per 1.4
Chi volesse un riferimento piu'esatto puo' consultare la tabella n.1 in cui e' riportato tale fattore di moltiplicazione. La sommatoria di tutte le superfici moltiplicata per 0.007 ci servira' per il calcolo dei controventi, come vedremo piu' avanti.

TABELLA n. 1 : Questa indica il fattore di moltiplicazione del n. 0.007 (pressione kg/mý) a seconda della rugosita' del territorio. Oltre i 300 metri l'effetto e' proporzionatamente meno significativo.)

Categoria 1 : Zone particolarmente esposte ai venti marini quali le piccole
isole e i promomtori
Categoria 2 : Fasce costiere e zone pianeggianti con rari ostacoli naturali.
Categoria 3 : Aree suburbane o industriali, zone boscose o collinose, o altri
tipi di terreno con ostacoli ravvicinati di altezza non infe-
riore a 4 metri.
Categoria 4 : Aree urbane nelle quali almeno il 50% degli edifici abbia
un'altezza superiore ai 15 metri aree interne collinose o mon-
tane.
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Chiamando DE il diametro esterno del tubo portante, DI il diametro interno,
M il momento calcolato, la formula seguente ci dira' se il tubo e' sufficien-
temente robusto.
S = [M x (DE : 2)] : {[3.14 x (DE4 - DI4)] : 64 }
(dove DE4 significa DE innalzato al quadruplo, e DI4 innalzato al quadruplo)

Il valore di S deve essere inferiore a 1600 se si tratta di tubo di ferro
crudo o 800 se si tratta di alluminio. Se il valore calcolato di S e' doppio
si lavora prossimi allo sfiancamento del metallo ed il palo puo' leggermente
piegarsi. A valori tripli il palo si piega decisamente.
Un esempio chiarira' meglio il concetto.
Prendiamo in esame l'antenna di fig. 1.
A 25 cm dal rotore abbiamo una tribanda a tre elementi la cui lunghezza media
e' di 8 metri ed il loro diametro di 3 cm.
La culla e' lunga 4 metri ed il suo diametro e' di 4 cm.
Il momento M sara' :

M = [(3 x 800 x 3) + (400 x 4)] x 0.007 x 25 ;
M = 1540

Alla distanza di 2 metri dal rotore abbiamo una 2 x 9 elementi la cui lunghezza media e' di 1 metro ed il loro diametro di 4 mm.
La culla sara' lunga 3.5 metri ed il suo diametro e' di 2 cm :
Il momento M sara' :
M = [(18 x 100 x 0.4) + (350 x 2)] x 0.007 x 200 ; M = 1988
Alla distanza di 3 metri dal rotore abbiamo una 21 elementi la cui lunghezza
media e' di 0.3 metri ed il loro diametro di 4 mm.
La culla e' lunga 4.5 metri ed il suo diametro e' di 2 cm :
Il momento M sara':
M = [(21 x 30 x 0.4) + (450 x 2)] x 0.007 x 300
M = 2419.2
La sommatoria sara' :
M = 1540 + 1988 + 2419.2 = 5947.2
A questo punto non resta che inserire M nella seconda formula e stabilire
arbitrariamente il diametro esterno ed interno del tubo.
Sia 5 cm il diametro esterno e 4.4 cm il diametro interno.
Avremo :
S = [5947.2 x (5 2)] : {[3.14 x (5alla4 - 4.4 alla 4)] : 64 } =
= (5947.2 x 2.5) : {[3.14 x (625 - 374.8)] : 64 } =
= 14868 : (785.6 : 64) = 1211.2

Poiche' il valore di S e' uguale a 1211, ed e' quindi inferiore a 1600, il
diametro del tubo e' da considerarsi sufficiente.
In caso contrario si ripeta il calcolo variando opportunamente il diametro
del supporto.
Per quanto riguarda il dimensionamento dei controventi occorre calcolare
la spinta laterale espressa in kg e questa e' data dalla seguente relazione :

Chiamando A1 la superficie della prima antenna
A2 la superficie della seconda antenna
H l'altezza del palo da controventare
H1 la distanza della prima antenna dal rotore
H2 la distanza della seconda antenna dal rotore
L la distanza dell'attacco del tirante dalla base
Lo sforzo in kg cui e' soggetto ogni singolo tirante sara' :

[A1 x 0.007 x (H + H1) : H] + [A2 x 0.007 x (H + H2) : H] x [SQR (Hý + Lý):L]

Questo con tre tiranti. E' molto importante che l'angolo che essi formano,
visto in pianta, (cioe' visto dall'alto) non superi i 120ø, pena un notevole
aumento dello sforzo.
Devono essere percio' equidistanti. Se questo non e' possibile si aggiunga
eventualmente un quarto controvento. Per fare un esempio, ci rifacciamo sempre
al sistema di antenne preso in considerazione e continuiamo con il calcolo
supponendo l'altezza del palo di 10 metri e la distanza del tirante piu' vicino di 3 metri.
Superficie delle antenne :
(3 x 800 x 3) + (400 x 4) = cmý 8800
(18 x 100 x 0.4) + (350 x 2) = cmý 1420
(21 x 30 x 0.4) + (450 x 2) = cmý 1152

La spinta laterale in kg al livello del rotore e' uguale a

[8800 x 0.007 x (1000 + 25) : 1000 +[1420 x 0.007 x (1000 + 200) : 1000] +
+ [1152 x 0.007 x (1000 + 300) : 1000] = kg 85.55

Lo sforzo dei controventi e' :

85.55 x û 10ý + 3ý/ 3 = 85.55 x û109/3 = 85.55 x 10.44/3 = 297.7 kg
= 85.55 x 10.33/3 = 297.7 kg

E' importante tenere presente che se il controvento e' montato su un piano inclinato, come puo' esserlo il tetto dell'abitazione, la distanza da considerare non e' quella reale ma la distanza del tirante all'altezza della base del palo, come evidenziato in figura 1.
Potra' sembrare eccessivo l'avere considerato come superficie dell'antenna la
somma dei dipoli con il boom, poiche' se il vento investe i dipoli non coinvolge la culla, ma se soffia a 45ø li investe entrambi, anche se in questo
caso la superficie andrebbe divisa per la radice di due. Ho preferito lasciare le cose cos? anche perche', come ho premesso all'inizio, trattandosi di unsistema di calcolo semplificato, non ho tenuto conto dello sforzo di torsione che va a sovrapporsi agli altri sforzi, del coefficiente di raffica che incerti casi raddoppia la pressione, dell'effetto di risonanza dovuto al distacco di una scia ordinata di vortici alternativi (scia di Karman), in corrispondenza di una ben precisa velocita' del vento, detta velocita' critica, che se corrisponde alla frequenza di risonanza propria dell'antenna potrebbe peggiorare ulteriormente le cose. Comunque per semplificare questi calcoli ho messo a punto un programmino in GWbasic che risolve quanto sopra in modo molto piu' veloce e sicuro. Qui sotto ho riportato il programmino in GWbasic
che puo' con qualche lieve modifica girare anche sui vari Commodore ecc. e riportato la videata delle varie domande dopo l'avviamento del programma, sempre rifacendosi al caso preso in esame ed ad un secondo caso senza controventi.
Come si vede nel caso di palo autoportante (senza controventi), basta non considerare l'altezza dal rotore - quando si risponde alle domande di altezza dell'antenna - bens? l'altezza da terra.
Spero che quanto esposto sia abbastanza chiaro.
Resto comunque a disposizione per eventuali chiarimenti.
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LISTATO PROGRAMMA CALCOLO SUPPORTI PER ANTENNE CON CONTROVENTI
E SENZA CONTROVENTI

 20 CLS
30 INPUT "Quante sono le antenne"; NI: PRINT
40 FOR I=1 TO (NI)
50 PRINT "Quanti elementi ha la "; I;"ø antenna"; :INPUT N
60 INPUT "Quale e' la loro lunghezza in cm."; L
70 INPUT "Quale e'il loro diametro in cm."; D
80 INPUT "Quale e' la lunghezza della culla in cm."; LC
90 INPUT "Quale e' il suo diametro in cm."; DC
100 INPUT "Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm."; Y(I)
110 A = (L * D * N) + (LC * DC): M = A *.007 *Y(I): A(I) = A: TM = TM + M: PRINT
120 NEXT
130 PRINT
140 PRINT "Batti C se la sezione del tubo e' circolare"
150 PRINT "Batti Q se la sezione del tubo e' quadrata":PRINT
155 INPUT ; T$
170 IF T$ = "C" GOTO 190
180 IF T$ = "Q" OR T$ = "Q" GOTO 340
190 PI = 3.14159265#
200 INPUT "Diametro esterno del tubo"; DE
210 INPUT "Diametro interno del tubo"; DI
220 X = (PI * (DE ^ 2 * DE ^ 2 - DI ^ 2 * DI ^ 2)) / 64
230 S = (TM * (DE / 2)) / X: PRINT
240 PRINT "S ="; S: PRINT
250 PRINT "Se il risultato e' maggiore di "
260 PRINT "kg./cm quadrati 1600 la sezione e' insufficiente":PRINT
270 IF S > 1600 THEN PRINT "***** SEZ. INSUFFICIENTE *****"
280 IF S > 1600 THEN PRINT " Aumenta il diametro esterno del tubo o diminuisci l'interno":PRINT
290 IF S < 1600 GOTO 310
300 COLOR 7, 0: GOTO 200
310 PRINT "***** SEZIONE SUFFICIENTE *****"
320 GOTO 470
330 END
340 PI = 3.14159265#
350 INPUT "Lato esterno del tubo quadro";DE
360 INPUT "Lato interno del tubo quadro";DI
370 LET X = DE ^ 2 * DE - DI ^ 2 * DI
380 LET S = (TM * 6) / X: PRINT ""
390 PRINT "S = "; S
400 PRINT "Se il risultato e' maggiore di "
410 PRINT "kg./cm quadrati 1600 la sezione e' insufficiente":PRINT "***** SEZ. INSUFFICIENTE *****"
420 IF S > 1600 THEN PRINT ""
430 IF S > 1600 THEN PRINT " Aumenta il lato esterno del tubo o diminuisci"; l'interno"
440 IF S < 1600 GOTO 310
450 GOTO 350
460 PRINT "SEZIONE SUFFICIENTE" : PRINT : PRINT ""
470 INPUT "Quanto e' alto il palo principale in cm."; H
480 INPUT "Quanto e' lontano dalla base il primo tirante in cm."; D
490 FOR I = 1 TO (NI)
500 K = A(I) *.007 * ((H + Y(I)) / H): KT = K + KT
510 NEXT
520 X = SQR(H ^ 2 + D ^ 2): Y = KT * (X / D): PRINT
530 PRINT "Lo sforzo a cui e' soggetto il tirante e' di kg."; INT(Y)


ESECUZIONE DEL PROGRAMMA DELLO STESSO CALCOLO DELL'ARTICOLO

Quante sono le antenne ? 3

Quanti elementi ha la 1 ø antenna? 3
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 800
Quale e' il loro diametro in cm.? 3
Quale e' la lunghezza della culla in cm.? 400
Quale e' il suo diametro in cm.? 4
Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm.? 25

Quanti elementi ha la 2 ø antenna? 18
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 100
Quale e' il loro diametro in cm.? 0.4
Quale e' la lunghezza della culla in cm.? 350
Quale e' il suo diametro in cm.? 2
Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm.? 200

Quanti elementi ha la 3 ø antenna? 21
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 30
Quale e' il loro diametro in cm.? 0.4
Quale e' la lunghezza della culla in cm.? 450
Quale e' il suo diametro in cm.? 2
Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm.? 300

Batti C se la sezione del tubo e' circolare
Batti Q se la sezione del tubo e' quadrata

Diametro esterno del tubo? 5
Diametro interno del tubo? 4.4

S = 1210.632

Se il risultato e' maggiore di
kg./cm quad. 1600 la sezione e' insufficiente
***** SEZIONE INSUFFICIENTE *****
Quanto e' alto il palo principale in cm.? 1000
Quanto e' lontano dalla base il primo tirante in cm.? 300

Lo sforzo a cui e' soggetto il tirante e' di kg. 297
OK
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ESEMPIO DI CALCOLO SENZA I CONTROVENTI

Quante sono le antenne? 3

Quanti elementi ha la 1 ø antenna? 3
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 800
Quale e' il loro diametro in cm.? 3
Quale e' la lunghezza della culla in cm.? 400
Quale e' il suo diametro in cm.? 4
Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm.? 1025

Quanti elementi ha la 2 ø antenna? 18
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 100
Quale e' il loro diametro in cm.? 0.4
Quale e' la lunghezza della culla in cm.? 350
Quale e' il suo diametro in cm.? 2
Quanto e' lungo il tratto di asta in cm.? 1200

Quanti elementi ha la 3 ø antenna? 21
Quale e' la loro lunghezza in cm.? 30
Quale e' il loro diametro in cm.? 0.4
Quale e' la lunghezxza della culla in cm.? 450
Quale e' il suo diametro in cm.? 2
Quanto e' lungo il suo tratto di asta in cm.? 1300

Batti C se la sezione del tubo e' circolare
Batti Q se la sezione del tubo e' quadrata

Diametro esterno del tubo? 10
Diametro interno del tubo? 9

S = 2533.927

Se il risultato e maggiore di
kg./cm.quadrati 1600 la sezione e' insufficiente
***** INSUFFICIENTE *****
Aumenta il diametro esterno del tubo o diminuisci l'interno

Diametro esterno del tubo? 10
Diametro interno del tubo? 8

S = 1475.978

Se il risultato e' maggiore di
kg./cm quadrati 1600 la sezione e' insufficiente
***** SEZIONE INSUFFICIENTE *****
Quanto e' alto il palo principale in cm.?

OK
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Per tralicci ribaltabili vedi RR.1.1985 pag.30- di IK5CON
IK5CON :Bozzi Sig. Riccardo, via G. Carducci 7, i-55043-Lido Camaiore (Lucca)
=================================================
Per Tralicci : Milag: via Comelico 18-i-20155-Milano, telef. 02-5454-744-
02-5518-9075, fax 02-5518-1441.
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NOTIZIA SUI TUBI DI ALLUMINIO STANDARD PER ANTENNE :
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Tubi, diametro, qualita' fisiche : vedi RR. 4.1992.pag.31
Trattamento alluminio RR.2.1984.41
Saldare l'alluminio : CD 7.1965.414.-
Ditta tubi di alluminio : Fidelio Perarolo di Vigonza, via Armando Diaz 40
telefono 049-725833/725740
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